Che vorrà dire il titolo di questo nuovo post?
Rappresenta in estrema sintesi il resoconto dell'enogita (do per scontato che ormai il neologismo di mia ideazione sia noto) di ieri, che ha avuto come meta Paliano e Anagni... e attenzione che "Conti" con la maiuscola non è un refuso. Fra poco capirete perché.
Abbiamo trascorso la mattinata alla "famosa" Selva di Paliano, che dopo lo splendore degli anni '80 e '90 è rimasta chiusa per sette anni, fino alla riapertura dello scorso maggio. Solo quest'anno è stata "recuperata" e riaperta al pubblico nei fine settimana di primavera ed estate. Che dire... di certo ci aspettavamo di meglio. Lodevole il tentativo di "resuscitare" l'oasi naturalistica un tempo famosa per le numerosissime specie di uccelli che vi abitavano ma... in tutta sincerità lo spettacolo è abbastanza deprimente. Oltre a mosche e libellule gli unici animali che ricordo sono due cagnoni bianchi un po' malconci che ci hanno seguito tutta la mattinata... di uccelli neanche l'ombra! Avranno forse deciso di traslocare, visto che a circa 1km in linea d'aria (o forse meno) c'è un meraviglioso esemplare di discarica urbana che con la sua montagna di rifiuti domina il paesaggio? Il "beep" delle ruspe in retromarcia, perfettamente udibile da quasi tutto il parco, ci ha fatto compagnia dall'ingresso all'uscita... Diciamo che non è esattamente quello che ci si aspetta da un'oasi naturalistica, no?
Va be', direi di lasciar perdere la Selva e venire alle note positive della giornata.
Già dalla settimana scorsa, mentre ero alla ricerca di cantine interessanti da visitare, avevo "puntato" l'azienda Coletti Conti. Mi ero infatti accorto che uno dei suoi vini, il Romanico 2007, è stato insignito sia dei "Tre grappoli" della guida "Vini d'Italia 2010" del Gambero Rosso che dei "Cinque grappoli" della guida "Duemilavini 2010" dell'A.I.S. (per chi non conosce le due guide citate, faccio presente che le scale di valutazione non coincidono: sia i tre grappoli del Gambero che i cinque dell'AIS rappresentano il "punteggio" massimo ottenibile). Inoltre è anche segnalata nella guida "Le strade del vino" di Quattroruote, indubbiamente meno prestigiosa e autorevole delle altre due ma spesso (non sempre!) dispensatrice di ottime indicazioni. In particolare, quest'ultima segnalava l'Hernicus e l'Arcadia... ma non il Romanico... strano, no? Avevo perciò preso contatto col titolare della ditta, Antonello (Anton Maria all'anagrafe) Coletti Conti; era in ferie e ci eravamo perciò accordati per risentirci dopo il suo rientro.
Ricontattato a metà settimana, con una disponibilità e una gentilezza raramente riscontrate mi aveva dato appuntamento per poi accompagnarci lui stesso a conoscere i suoi vini. E così, verso le 15 di ieri pomeriggio, ci siamo incontrati lungo la strada e ci siamo recati all'azienda, che si trova a poca distanza dall'uscita di Anagni-Fiuggi della A1.
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Anonello Coletti Conti è una persona che sulle prime può sicuramente spiazzare... colto, gentile ed appassionato, si presenta dicendo che a tavola preferisce bere Coca-cola piuttosto che vino! La sua passione infatti è la viticoltura e non l'enologia, ma ciò non gli impedisce di essere lui stesso l'enologo dei suoi vini. E che enologo! Coletti Conti produce 4 vini: l'Arcadia, un incrocio Manzoni da 15° (mai assaggiato prima un bianco tanto potente), l'Hernicus, un Cesanese di Affile da 16° (di fatto un liquore!) e i prodotti di punta, il "famoso" Romanico, anche questo un Cesanese di Affile, e il Cosmato, un blend di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot con una "spruzzata" di Petit Verdot, Syrah e Cesanese. Senza ombra di dubbio si tratta di quattro ottimi prodotti, e basta guardare la sezione "Dicono di noi" sul sito web di Coletti Conti per capire che sto scoprendo l'acqua calda... comunque, a rigor di cronaca, devo dire che abbiamo deciso di prendere soltanto l'Hernicus e il Cosmato, forse perché non abbiamo potuto assaggiare l'ormai terminata annata 2007 del Romanico. Non voglio dilungarmi troppo sui vini, perché ci tengo a scrivere che forse ancora migliore dei vini è stata l'accoglienza che abbiamo ricevuto. E' vero che eravamo solo in quattro, ma non mi era mai successo prima di ricevere un bicchiere diverso per ogni vino da degustare! E poi, soprattutto, le spiegazioni di Antonello e la disponibilità a rispondere con pazienza e interesse alle nostre curiosità hanno fatto la differenza! L'impressione che abbiamo avuto è che non stesse lì per assolvere ad un "dovere" o tantomeno per interessi commerciali (...anche perché, più di qualche acquisto - che non cambierà di certo le sorti della sua azienda - e un buon passaparola, non potremo garantirgli!), ma soltanto per passione. Ma chi glielo ha fatto fare, in fin dei conti, a dar retta di sabato pomeriggio a quattro sconosciuti? Non era meglio una bella pennichella? Eppure si vedeva che gli piaceva, che si divertiva a spiegarci quello che fa, a raccontarci aneddoti (come quello del miglior bianco della sua vita, un Riesling di 33 anni!!!) e situazioni particolari (come quella del Romanico 2006, rovinato da una grandinata e imbottigliato solo perché convinto dal giudizio positivo del suo importatore tedesco). Insomma, è stata veramente un'esperienza piacevole. Consiglio a chiunque sia appassionato di wine-tasting di andare a trovare Antonello Coletti Conti: ottimi vini e ottima compagnia!
Per la cronaca, la giornata è stata completata da una sosta all'outlet di Valmontone (da provare il gelato al negozio Lindt!) e al Lidl di Artena.
Ad maiora!
Alessandro
P.S. Dimenticavo di spiegare il titolo del post: Coletti Conti ha iniziato la commercializzazione dei suoi vini con la vendemmia 2003, lo stesso anno in cui ha chiuso la Selva di Paliano. In questi 7 anni la "passione" di Antonello ha meritatamente portato i suoi vini alla ribalta. Per Paliano, invece, si è trattato di una vera e propria... "passione" (intesa però nel senso di "agonia").
Mi è sempre piaciuto giocare con le parole ;-) !
P.P.S. Occhio all'Hernicus 2009! Non vi dico perché, ma quando uscirà, fra 13-14 mesi, varrà la pena provarlo!
Stai diventando il mio editorialista preferito, complimenti.
RispondiEliminaA parte questo, la prossima volta che ti vai a ubriacare in giro, almeno porta una bottiglia per fare assaggiare anche a noi questi "nettari"!
Grazie per i complimenti!
RispondiEliminaPer il vino... vedremo ;-) !